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Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni

Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni

Decreto legislativo trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni. Il Consiglio dei Ministri il 21-04-2015

22/04/2015 Decreto legislativo trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni

Il Consiglio dei Ministri il 21 aprile 2015 ha approvato, in via preliminare, il decreto legislativo che introduce misure volte ad incentivare, mediante la riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti, l’utilizzo della fatturazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi.

Il decreto sulla fatturazione elettronica fra privati prevede che l’opzione sia facoltativa, a partire dal primo gennaio 2017, in cambio di una serie di vantaggi per le imprese tra cui l’esenzione dallo Spesometro (la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA), le comunicazioni alle dogane relative alle operazioni intra-comunitarie previste dall’articolo 50, comma 6, decreto legge 331/1993 (limitatamente alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti stabiliti in un altro paese UE), la priorità nei rimborsi IVA (entro tre mesi dalla presentazione annuale).

Il cambiamento che introduce l’utilizzo della fatturazione elettronica tra imprese, oltre a premiare le aziende che operano in trasparenza, consente l’adozione di nuovi strumenti in grado di migliorare il modo di lavorare eliminando completamente l’uso della carta in azienda.

Le regole tecniche e i termini per la trasmissione telematica delle fatture secondo principi di semplificazione, economicità e minimo aggravio per i contribuenti sono definite con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Importanti novità riguardano anche le modalità nuove e semplificate per i controlli fiscali (che saranno dettagliate con un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze). I controlli potranno essere effettuati, anche ‘da remoto’, riducendo così gli adempimenti dei contribuenti ed evitando di ostacolare il normale svolgimento delle attività. Viene poi esclusa la duplicazione nella richiesta di dati.