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NSO: che cos’è il Nodo smistamento ordini

NSO: che cos’è il Nodo smistamento ordini

Da ottobre 2019 diventerà obbligatoria una nuova procedura telematica per gli enti del Servizio sanitario nazionale: il Nodo smistamento ordini, noto con l’acronimo NSO, un nuovo sistema pensato dal Ministero dell’economia e delle finanze in ambito procurement.

Da ottobre 2019 diventerà obbligatoria una nuova procedura telematica per gli enti del Servizio sanitario nazionale: il Nodo smistamento ordini, noto con l’acronimo NSO, un nuovo sistema pensato dal Ministero dell’economia e delle finanze in ambito procurement.

L’obiettivo del NSO è quello di consentire lo scambio digitale di documenti che attestano gli ordini per l’acquisto di beni o servizi tra pubblica amministrazione e fornitori: in particolare, l’obbligo riguarderà da ottobre gli enti del Servizio sanitario nazionale. Più nello specifico, va precisato che attraverso il NSO vengono scambiati sia documenti attestanti l’ordine d’acquisto sia l’esecuzione. A introdurre questo sistema è stata la Legge di Bilancio 2018, la presentazione però è stata effettuata dal Ministero dell’economia e delle finanze a luglio sempre nel 2018. 

NSO: che cos'è il Nodo smistamento ordini

Decreto Ministeriale 
del 27 dicembre 2019: 
aggiornamento D.M. 
7 dicembre 2018
 
per l’Ordine Elettronico 
per enti e fornitori 
della sanità

 Quali sono i compiti del NSO?

Secondo la legge, le funzioni svolte dal NSO sinteticamente sono:

  • la gestione dello scambio tra clienti e fornitori di documenti inerenti agli ordini di acquisto;
  • il recapito corretto dei documenti; la verifica della correttezza dei documenti;
  • la verifica della presenza nei documenti delle informazioni per il pagamento.

Precisamente, il Nodo smistamento ordini provvede alla gestione dello scambio di documenti relativi agli acquisti tra enti pubblici e fornitori, consentendo a questi soggetti anche di servirsi di intermediari.

 Le somiglianze con la procedura di fatturazione elettronica

Il NSO è una sorta di postino, proprio come lo SDI, il Sistema di interscambio dell’Agenzia delle entrate usato per smistare le fatture elettroniche e provvedere a recapitarle al corretto destinatario. In questo caso, i documenti da inoltrare sono però relativi agli ordini.

Proprio come nel caso della fattura elettronica, anche i documenti che transitano per il Nodo smistamento ordini sono sottoposti dal sistema a verifica sulla loro correttezza, in particolare per rilevare se sono presenti tutti i dati richiesti per procedere all’acquisto dei beni o dei servizi.

Anche le modalità di comunicazione tra i soggetti interessati ed il NSO sono quelle previste nel processo di fatturazione elettronica: la PEC – Posta elettronica certificata, web service disponibile tramite internet, oppure un canale FTP. A questi però si aggiunge lo standard Peppol.

 Lo standard PEPPOL

Peppol è una delle modalità attraverso cui comunicare con il Nodo smistamento ordini.

I documenti che possono essere smistati dal NSO infatti sono compatibili con questo standard europeo. Peppol è l’acronimo di Pan-European Public Procurement Online. Si tratta di un progetto pilota, pensato dalla Commissione Europea per individuare elementi infrastrutturali e specifiche tecniche in grado di abilitare e facilitare gli operatori alle funzioni di procurement digitale. Insomma, vuol essere un punto di riferimento per garantire interoperabilità nell’e-procurement pubblico a livello europeo.

Peppol si caratterizza per le seguenti peculiarità:

  • l’infrastruttura di rete eDelivery Network,
  • Peppol Business, specifiche per l’interoperabilità dei documenti di business,
  • Interoperability Specifications (BIS),
  • accordi regolatori per utilizzare la rete PEPPOL Transport Infrastructure Agreements (TIA).

Peppol funziona tramite access point riconosciuti: anche Top Consult diventerà uno di questi. Attraverso questo sistema standard europeo è possibile inviare e ricevere documenti verso e dal NSO.

 I documenti che transitano per il NSO

Come spiegato, tramite Peppol, ma anche con gli altri sistemi precedentemente elencati, è possibile inviare e ricevere documenti attraverso il NSO. Ma di quali documenti si tratta? I documenti che transitano dal Nodo smistamento ordini sono tutti quelli che riguardano ordini per beni e servizi, oltre ai documenti che attestano l’esecuzione degli stessi ordini.

Per esempio, a partire da ottobre 2019 dovranno passare da questo sistema gli ordini relativi a forniture di strumenti e materiale idonei per l’utilizzo negli ospedali e negli altri presidi medici del Servizio Sanitario nazionale, oltre ai documenti relativi agli appalti per i servizi forniti a tali strutture ed enti. Il nuovo obbligo riguarda quindi le aziende fornitrici in ambito sanitario: per fare un esempio, transiteranno dal Nodo smistamento ordini i documenti relativi alla fornitura di strumenti, materiali usa e getta, eventuali divise, ma anche l’erogazione di servizi da parte di aziende fornitrici, come potrebbero essere per esempio le imprese specializzate in pulizie per l’ambito ospedaliero.

 Quali parti compongono il documento

Il documento che viene accettato dal Nodo smistamento ordini è raffigurabile come una lettera. Viene infatti incluso in un messaggio che viene inviato insieme alla cosiddetta busta di consegna: proprio come una vera busta per le lettere, questo file riporta mittente e destinatario affinché il sistema possa verificare i dati e procedere all’invio.

Il Nodo smistamento ordini effettua controlli specifici per rilevare se tutti i dati richiesti sono stati inseriti correttamente. Nel caso non venissero rilevate incongruenze, il documento verrà inviato correttamente al destinatario indicato. Particolarmente importante per la buona riuscita dell’operazione, è il corretto inserimento dei dati relativi al pagamento dell’ordine. In caso di errori, il documento non potrà essere inviato al mittente, proprio come accade nel caso della fatturazione elettronica con il Sistema di interscambio dell’Agenzia delle entrate. Da sottolineare il formato richiesto per l’invio del documento tramite NSO: si tratta dell’UBL XML, formato standard europeo.

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